Il voucher, detto anche buono, è il finanziamento concesso dalla Regione per la frequenza di corsi liberamente scelti dalla persona che ne fa richiesta. Il cittadino, che vuole seguire dei corsi di formazione diversi dai classici percorsi di studio, grazie al voucher può aggiornare le sue competenze professionali, partecipando autonomamente a corsi di formazione da lui liberamente scelti Il voucher finanzia unicamente i costi del percorso formativo; generalmente sono escluse eventuali ulteriori spese quali viaggio, vitto e alloggio (se non esplicitamente inserite nel Bando). Il Buono formativo è a fondo perduto quindi non va restituito ma per il buon esito del rimborso dello stesso deve essere frequentato il corso per almeno il 70% (l’80% per i corsi riconosciuti).
Dipende dal tipo di Bando attivo. Possono beneficiarne disoccupati, inattivi, persone in cerca di prima occupazione, persone in CIG ordinaria o straordinaria, in Mobilità, Lavoratori con contratti di lavoro subordinato tipico e/o atipico (Contratti a Progetto), Apprendisti, Lavoratori Stagionali, Liberi Professionisti, Imprenditori ecc….
In base agli esiti dell’Orientamento svolto sia presso un Centro per l’Impiego che presso un’Agenzia Formativa il cittadino potrà scegliere il corso formativo che più si avvicina al proprio percorso di vita lavorativa e/o alle aspettative sul proprio futuro. Quindi corsi atti a rafforzare le competenze che già sono in possesso del richiedente o ad acquisirne di nuove per occupare una posizione lavorativa diversa dall’attuale o da quella che aveva prima di essere disoccupato. Secondo ciò che è descritto all’interno di ciascun avviso pubblico possono essere finanziati e/o cofinanziati sia percorsi di formazione continua che corsi di Qualifica, di Certificazione delle Competenze, Dovuti per legge (Sicurezza, Haccp ecc..) e di Specializzazione. Anche l’ammontare massimo del costo che può essere finanziato con il Voucher è esplicitamente espresso all’interno dell’avviso pubblico.
Periodicamente, la Regione Toscana emana Avvisi pubblici finanziati dal FSE rivolti alle diverse tipologie di utenza per raccogliere le domande per le richieste di Voucher Formativi individuali. Per essere sempre aggiornati visitare periodicamente la seguente pagina: http://www.regione.toscana.it/cittadini/formazione-professionale/voucher-formativi
I corsi scelti individualmente vanno seguiti fuori dall’orario di lavoro oppure usufruendo, nei casi previsti, delle 150 ore di permesso per studio.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento finanziario attraverso cui l’Unione europea sostiene e promuove le opportunità di occupazione e la mobilità geografica e professionale dei lavoratori e favorisce l’adeguamento alle trasformazioni industriali.
Il FSE è stato istituito con il Trattato di Roma nel 1957 e fa parte dei Fondi strutturali, attraverso cui l'Unione Europea persegue la propria “politica regionale”, per raggiungere l’obiettivo fondamentale della coesione economica e sociale tra le regioni degli Stati membri.
Tale obiettivo è attuato attraverso dispositivi finanziari che supportano le azioni dei singoli Paesi finalizzate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni europee.
Oggi il FSE consente agli Stati membri di attuare politiche attive del mercato del lavoro a vantaggio di ogni ceto sociale. Il Fondo sostiene i lavoratori attraverso i finanziamenti di azioni volte a rispondere alle esigenze di flessibilità che garantiscano, attraverso le strategie applicate alla formazione continua, alla mobilità e all'adattamento delle trasformazioni del mercato del lavoro, anche la sicurezza dell'occupazione e del reddito. Sostiene, inoltre, le fasce più deboli della società, effettivamente o potenzialmente escluse socialmente come le donne, i giovani, gli over 50, gli immigrati ed i disabili.
Per saperne di più, visita il sito del FSE della Commissione europea.
La qualifica professionale si consegue al superamento dell’esame al termine di un percorso formativo riconosciuto dalla Regione Toscana inerente la totalità delle performance cioè Ada ed Uc di una Figura Professionale presente nel Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana. Esistono tre livelli di complessità: livello A (Addetto), livello B (Tecnico) e livello C (Responsabile); ad ogni livello corrispondono standard minimi di requisiti in ingresso, durata del percorso e livello di complessità dei contenuti.
Il Certificato delle Competenze invece si ha al superamento dell’esame di una o più Ada o Uc facenti parte di una Figura Professionale presente nel Repertorio Regionale.
Queste due certificazioni (Qualifica e Certif. Competenze) sono rilasciate dal Settore Regionale Competente una volta accertata l’idoneità (superamento dell’esame finale) al conseguimento delle stesse da parte dei partecipanti.
L’Agenzia Formativa ha il compito di implementare il database regionale e solo dopo validazione da parte della Regione Toscana può proseguire nella stampa degli attestati di qualifica e/o certificazione delle competenze. La stampa viene effettuata dal giorno successivo del nulla osta regionale.
Questo tipo di attestazione viene rilasciata nei seguenti casi: al termine di un percorso non finalizzato al rilascio di attestato di qualifica e/o certificazione delle competenze ma che si riferisce al Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana; nel caso di interruzione, da parte del partecipante, di un percorso formativo di qualifica professionale e/o certificazione delle competenze prima del termine dello stesso e quindi il non raggiungimento della frequenza minima; nel caso di non superamento dell’esame finale del percorso di qualifica professionale e/o certificazione delle competenze e nel caso di mancato superamento delle prove di valutazione degli apprendimenti relative ad almeno una singola unità Formativa e quindi alla non ammissione all’esame del percorso di qualifica professionale e/o certificazione delle competenze.
La dichiarazione degli apprendimenti viene rilasciata a seguito di superamento delle prove di valutazione degli apprendimenti relative ad almeno una singola Unità Formativa prevista nel percorso.
L’attestato deve essere esplicitamente richiesto dalla persona interessata. La consegna avverrà entro 30 giorni dalla data di richiesta. L’agenzia attraverso il proprio valutatore dichiara quali unità formative sono state frequentate e acquisite grazie alle relative prove di verifica superate.
L’attestato di frequenza viene rilasciato dall’agenzia formativa al termine di tutti quei percorsi di formazione che non si riferiscono al Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana. L’attestato viene rilasciato nel caso in cui il partecipante abbia portato a termine il percorso formativo in termini sia di frequenza che di superamento dei test intermedi e finali. La consegna avverrà entro 30 giorni dalla fine del corso.
L’accompagnamento e l’orientamento iniziano nel momento in cui il cittadino richiede informazioni presso un’agenzia formativa.
Il cittadino viene informato sull’offerta formativa, sulle possibilità di partecipare in modo gratuito o meno a percorsi formativi di suo interesse, viene istruito sulle tipologie di richieste che può fare alla Regione Toscana a seconda dei bandi aperti del settore formazione professionale.
Nel caso in cui rientra nei requisiti di ammissibilità di bandi aperti come richieste per voucher individuali verrà accompagnato ed aiutato nella compilazione della richiesta, nella creazione di un curriculum vitae in formato europeo, nella fase di invio e nelle fasi successive.
Il cittadino a seconda del tipo di esperienze fatte nella sua vita lavorativa e non, alla motivazione ed al tipo di formazione che ricerca verrà orientato e guidato nella scelta dei percorsi formativi più idonei.
Nella fase di presentazione/inizio del corso ogni partecipante viene informato degli obblighi e dei doveri che assume lo stesso firmando il Patto formativo, l’atto unilaterale, la domanda d’iscrizione della Regione Toscana (nel caso di percorsi finanziati, riconosciuti ecc..) ed il contratto con l’agenzia, dei doveri di quest’ultima; del calendario per la parte di formazione in aula: le unità formative, i docenti ecc..; del periodo di stage (se previsto) e della tipologia di attestazione che verrà rilasciata. Durante lo svolgimento del percorso il partecipante viene accompagnato dal tutor, individualmente ed insieme agli altri corsisti per rafforzare le proprie capacità di apprendimento, nell’organizzare al meglio il percorso di stage (se previsto), per creare attitudini di team building e rafforzare la cooperazione nel lavorare in gruppo.
Al termine del percorso formativo vengono organizzate sessioni di placement dove ogni partecipante verrà accompagnato nella ricerca del lavoro e/o orientamento per un ulteriore percorso formativo se necessario.
Il coworking è un nuovo stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro e di risorse, tra professionisti che fanno lavori diversi con approccio collaborativo. Coworking significa letteralmente lavoro condiviso.
Con la crisi e un mercato del lavoro sempre più flessibile, l’ufficio tradizionale sarà sempre meno popolare. E se il lavoro sta cambiando –le imprese si avvalgono sempre più di collaboratori esterni; startup e freelance sono in grado di svolgere la propria professione ovunque e in autonomia grazie alle nuove tecnologie, ma sempre meno in condizione di potersi permettere l’affitto o l’acquisto di un ufficio proprio.
IL COWORKING CAMBIA IL LAVORO: offrendo la possibilità di abbattere i costi fissi di gestione di un classico ufficio, la flessibilità d’impiego degli spazi e degli strumenti di lavoro, ma soprattutto l’opportunità di creare una (o più) comunità nella quale riconoscersi e dalla quale sentirsi riconosciuti, che abbia come obiettivo una convivenza sociale e professionale.